The Great Reset e l’alba del nuovo anno
Il mare avanti a noi promette burrasca, e in questi casi la prima cosa da fare è mantenersi calmi. Dopo la calma è necessario avere chiaro in mente cosa fare e le varie alternative. L’anno che ci si presenta innanzi è esattamente questo, un mare in burrasca. Sta a noi decidere se vivere o lasciarsi andare. Chi ha una Volontà ha una strada. Sapete tutti bene quanta importanza abbiano i simboli, e che alcuni avvenimenti fungono da spartiacque o ancora meglio, tracciano un solco fondativo di una nuova esperienza o di un nuovo modo di intendere l’esistenza. Il 2020 si è chiuso con una fantastica conferenza nel giorno del Solstizio organizzata da Il Pensiero Forte, e non avevamo ancora terminato di complimentarci, che questi inesauribili ragazzi hanno creato un evento che definire immancabile è riduttivo. Sabato 16 gennaio una giornata di studio con la presenza di tantissimi esponenti della cultura non conforme, tra cui il prof. Aleksandr Dugin e altri amici di Identità e Territorio come Rainaldo Graziani, Francesco Marotta, Paolo Borgognone e Lorenzo Maria Pacini nelle vesti di padrone di casa. Sinceramente un’apertura di nuovo anno migliore di così non si poteva chiedere. Noi nel nostro piccolo siamo da tempo impegnati in un’opera di sensibilizzazione volta al coordinamento e qualche risultato lo stiamo sicuramente vedendo. Il nostro scopo anzi la nostra missione, è quella – per dirla con l’amico Sandro Consolato – di fare riferimento alla “teoria degli insiemi”. “Trovare, creare e stimolare l’esistenza attiva di un campo di intersezione. Questo campo non può che essere relativo a quei temi e alle relative attività in cui meno pesano le differenze. E giocoforza deve essere predisposto e assicurato da personalità o gruppi, che si sono posti sostanzialmente questo fine e che un po’ tutti riconoscono come privi di “secondi fini” (vedi egemonizzazione).” Noi stiamo lavorando con passione a questo obiettivo, speriamo si riesca a farlo capire il più possibile. Crediamo inoltre nella necessità – soprattutto attraverso eventi come quello de Il Pensiero Forte – di creare una prassi metodologica in relazione alla dottrina multipolare. Studiare e agire di conseguenza anzi, l’azione deve venire fuori come naturale sbocco delle teorie proposte e fatte proprie da ogni “consimile”. Per fare ciò bisogna distanziarsi da ogni spirito settario, aprirsi alle collaborazioni, essere umili ma allo stesso tempo considerarsi come importanti anelli di una stessa catena. Proporre una nuova visione dell’esistenza futura, incentrata su valori che il pattume liberal-globalista ha criminalmente fatto passare come obsoleti, come la Comunità e l’Identità. Gli “uomini in ordine”, hanno dalla loro parte la tenacia e la consapevolezza di essere nel giusto e di voler combattere indipendentemente dall’esito della battaglia. La bellezza è nella lotta. La vità è conflitto e chi lo nega non fa altro che negare la vita stessa. A tracciare queste linee di viaggio, queste coordinate operative saranno i nostri “filosofi armati”. Coadiuvati da tanti ufficiali di raccordo sul campo (intellettuali e uomini di azione) e un esercito (di cui orgogliosamente vogliamo far parte) di uomini differenziati, numeroso e ben formato. In questo modo la “guerra culturale” stavolta ce la giocheremo, e il risultato potrebbe arriderci. Un altro nostro amico il Direttore di “Oltre la Linea” Stelio Fergola, a fine novembre ha scritto un interessante articolo sull’universo dei social e sulla possibilità di scardinare il monopolio di fatto presente, e aggirare la cappio censorio che si stringe sempre più. Bene, ci siamo immediatamente adeguati e Identità e Territorio è presente anche su VK, Sfero e ha un gruppo Telegram con buoni risultati. La diffusione delle idee è fondamentale. In una prospettiva operativa ispirata al multipolarismo non sono possibili preclusioni o atteggiamenti di supponenza. Si va in campo e ci si sporca. Infine guardate il nostro piccolo sito, ogni settimana aumenta la sua offerta e i contributi esterni, e siamo felici dell’affetto che ci dimostrate. Ora è in arrivo l’Epifania e quindi una nuova buona scusa per regalare e regalarsi qualche buon libro. Volete qualche suggerimento? Andate nella sezione “Proiettili culturali” avrete l’imbarazzo della scelta. Grazie!
