Sesta puntata #controffensivaculturale. Intervista a Sveva De Felice
Sesta puntata delle nostre interviste per la #controffensivaculturale, stavolta tocca ad una delicata e interessante artista figurativa, Sveva De Felice. Abbiamo modo di parlare con Sveva durante un soggiorno negli Stati Uniti. Durante la usuale fase di presentazione, abbiamo modo di ascoltare come una donna possa con incredibile chiarezza descrivere il proprio percorso, ma soprattutto in modo naturale. In lei sono assenti gli orpelli e le sovrastrutture, o per meglio dire le maschere, che molti artisti odierni creano e indossano ogni volta che hanno un contatto con il pubblico. “Volevo divenire un artista e lo sono diventata. Ho seguito la mia natura, e ho lavorato per far combaciare la mia immagine con il mio contenuto interiore”. Mi è capitato molto raramente di ascoltare una descrizione di se stessi così lucida e apprezzabile. Inutile aggiungere che la Volontà (rigorosamente con la maiuscola) per Sveva De Felice si leghi all’Essere (in pieno senso heideggeriano). Infatti nello scorrimento delle sue parole non mancano riferimenti alla cultura della Tradizione, richiamando Evola, Guenon, Nietzsche e appunto Heidegger.