Indian Summer di M. Murelli
Intenso, appassionante e con un ritmo assolutamente piacevole. Ecco “Indian Summer ‘70” di Maurizio Murelli edito da AGA Editrice. Lo stile narrativo di Murelli rende la lettura scorrevole ed agile. E’ il classico romanzo che sta bene in ogni stagione, sia sotto l’ombrellone che davanti al caminetto con un buon bicchiere di vino. Dal punto di vista della trama non voglio dirvi molto, ma vi basti sapere che è ambientato in gran parte a Milano con addirittura punte esotiche. I personaggi sono piuttosto ben delineati e gli eventi sono un abile mix di verità e edulcorazione romanzata. Murelli non vuole convincere nessuno, non ha una tesi da propagandare o un messaggio recondito, racconta una storia di strada con il linguaggio più appropriato. Una storia di giovani prima e di uomini maturi poi, che comunque hanno preservato dentro di loro la giusta predisposizione alla vita, nonostante i capelli bianchi e la pancetta. Storie di vite non ordinarie, stravaganti e se vogliamo anche folli, ma sicuramente piene e a loro modo appaganti. Vite che si raccontano e che si fanno raccontare. Vite che segnano il terreno intorno a loro, che lasciano un orma e che a volte riescono anche a trovare chi porterà il testimone, chi proseguirà a suo modo il cammino. Oltre ad una storia piacevole e romantica se vogliamo, Murelli descrive una tipologia precisa di uomini. Coloro venuti su in qualche modo, lo hanno fatto avendo tutto contro e se possibile anche di più. Non vi è linearità ma il fascino del destino. E uomini così possono finire ad avere successo o al cimitero allo stesso modo. “… agire senza guardare ai frutti, senza che sia determinante la prospettiva del successo e dell’insuccesso, della vittoria o della sconfitta, del guadagno o della perdita, e nemmeno del piacere e del dolore, dell’approvazione e della disapprovazione altrui … fare quel che deve essere fatto”. Insomma in un mare di piattume culturale eretto a sistema pedagogico, dove i personaggi devono non solo essere politicamente corretti ma se possibile fluidi, invertebrati se non addirittura gassosi, Indian Summer ’70 rappresenta una piacevolissima e consigliatissima eccezione.
Buona lettura.
