Incontri con l’editore n°8: intervista a Alessandro Amorese (Eclettica edizioni)
Per l’ottava puntata di “Incontri con l’editore” abbiamo avuto il piacere di ascoltare Alessandro Amorese di Eclettica Edizioni. Questa casa editrice ha ormai raggiunto i dodici anni di attività editoriale, mantenendo fede al suo nome nel senso che non è statica e prova a fare un po’ di tutto. Secondo quanto a noi dichiarato proprio dal suo responsabile, Eclettica prova ad effettuare delle vere e proprie incursioni in terreni reputati finora – a torto – come di caccia esclusiva altrui. Già questo caratterizza l’offerta editoriale che poi si struttura in un “disordinato catalogo” (cit.), che con assoluta naturalezza mette accanto testi legati alla narrativa oppure alla fotografia con Pound e Solaro. Una scelta che forse farà storcere il naso a coloro che pensano che una casa editrice non conforme debba indossare sempre la divisa da parata, mentre Eclettica pare avvezza agli abiti casual. Nel corso del colloquio Alessandro Amorese ha giustamente sottolineato come si debba per forza di cose, partire dai territori per una fattiva campagna di controffensiva culturale. Nello specifico, il suo intervento ha brevemente analizzato il ruolo dei cosiddetti “cartelloni estivi” che contraddistinguono molte manifestazioni culturali locali. Troppo spesso per non dire quasi sempre, da queste kermesse sono quasi totalmente assenti –a causa della pavidità degli amministratori locali – i principali esponenti culturali ed editoriali del mondo anticonformista. Se poi ci aggiungiamo il complesso che avvinghia tutta l’area politica non di sinistra (scusateci questa semplificazione!) di sudditanza se non proprio di sottomissione, all’intellighenzia rosso-fucsia il quadro è piuttosto desolante. Ma come ben dice Amorese, l’obiettivo è quello di costruire una egemonia culturale e per farlo bisogna mettere da parte le beghe di condominio, e imparare a fare sistema. Anche l’argomento legato alla stampa è stato affrontato e sicuramente Eclettica è una di quelle case editrici che è molto sottodimensionata rispetto alla quantità di offerta culturale che offre. Molto ci sarebbe da dire sulla qualità di certa stampa – intesa principalmente come quotidiani ma non solo – e sui perché del loro inesorabile declino, non per forza legati ad internet. Infatti ci sarebbe da aprire un dibattito sullo spazio che essi dedicano alla cultura. Ma non è questo il luogo. Ora godetevi l’intervista e mi raccomando date un occhiata al sito www.ecletticaedizioni.com . Buona visione.