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Visto da destra di A. De Benoist

Visto da destra di A. De Benoist

Quando si utilizza il termine “antologia” lo si fa principalmente per definire qualcosa di “esemplare, perfetto” e in seconda battuta, per indicare “una raccolta, condotta con criteri storico-critici o per usi didattici”. Ebbene, “Visto da destra” di Alain De Benoist racchiude perfettamente entrambi i significati. La poderosità dell’opera non deve scoraggiare, poiché è scritta in modo magistrale e molto scorrevole. Piuttosto è mortificante notare quanto la lettura di essa sia tutt’ora necessaria ai cosiddetti intellettuali, per non parlare di coloro che fanno politica. Quest’opera è uscita in Italia nel 1981 ed è ancora attuale anche se come è normale, avrebbe bisogno se non di un tagliando, magari di un aggiornamento. Quanto sarebbe bello se lo stesso De Benoist volesse coordinare un gruppo di intellettuali per un progetto simile. Ma ora abbandoniamo gli auspici e tuffiamoci nel libro. Visto da destra è il classico libro che vi troverete, una volta letto, a prendere decine di volte dalla vostra libreria per rileggere alcuni passaggi e apprezzarne le definizioni e anche le prescrizioni. Si, perché esso è anche un manuale nel quale sono scritte le azioni, le indicazioni pratiche di come ci si deve porre dinnanzi alle sfide e ai problemi. La critica all’egualitarismo e l’analisi del pensiero che oggi definiamo liberal-globalista, è svolto in maniera analitica e chiara. Ogni passaggio è affrontato con esemplare calma e lucidità. Dalla cultura greca alla Scuola di Francoforte, passando per Nietzsche fino all’analisi dei limiti dell’autorità rappresentativa, e della chiesa comunistizzata, tutto segue in maniera fluida. Non ci sono strappi, scalini troppo ampi che rendono la lettura difficile. E’ un’opera organica, infatti la somma delle parti non corrisponde al tutto. La straordinaria attualità dei passaggi riservati all’ecologia e al rapporto tra economico e politico, fanno quasi rabbia. Come è stato possibile che nonostante sia stato spiegato così chiaramente cosa ci attendeva, ci si è spinti fino al baratro che ora stiamo vivendo? Stupendi i passaggi dedicata alla “scienza e alla pluralità delle scelte”, soprattutto se lette alla luce di quello che oggi ci viene propinato cioè un radicale e insulso universalismo. Una sola moneta, un solo modello di sviluppo, una sola politica insomma il contrario di ciò che dovrebbe essere.

Ovviamente non è possibile sintetizzare in poche righe un’opera simile, ma voglio dirvi che ogni personaggio descritto – e sono tantissimi –  lascia il lettore più consapevole e pronto ad affrontare il passaggio successivo.

E’ il classico libro che bisogna possedere e leggere.

Passate all’azione!

Author: identita e territorio