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Puntata 11 #controffensivaculturale intervista Roberto Siconolfi

Puntata 11 #controffensivaculturale intervista Roberto Siconolfi

Undicesima puntata della #controffensivaculturale ed è nuovamente nostro gradito ospite, l’amico Roberto Siconolfi. Giovane scrittore e saggista ospitato oltre che da numerosissime testate on line e cartacee, anche dal nostro sito (www.identitaeterritorio.it). Roberto Sicnolfi è un personaggio molto interessante e non abbiamo il timore di esporci riguardo il suo futuro, sappiamo quanto vale e siamo certi che il cosiddetto “grande pubblico” (del panorama culturale non quello dei talent show) se ne accorgerà molto presto.  Roberto Siconolfi ha dentro di se il concetto “dell’andare oltre”, e del suo trascorso di vita ne ha fatto un vero manifesto di questo concetto. Infatti egli nella sua descrizione parla con molta partecipazione e trasporto, della ricerca delle sue “caratteristiche pre politiche tipiche della sua personalità”. Infine di Roberto abbiamo anche la recensione di un suo libro nella nostra rubrica “Proiettili culturali”, ovvero “Il nuovo totalitarismo e la rivoluzione della coscienza” edito da Aga. Ora andiamo a ciò che più ci interessa, cioè il temi legati al ruolo degli insegnanti e della libertà di espressione. “Noi dobbiamo interpretare la post modernità come un ponte verso qualcos’altro – afferma Siconolfi – e esso non deve essere per forza qualcosa di negativo. Ci sono squarci interessanti che noi dobbiamo cavalcare e per fare ciò dobbiamo uscire dalla logica che tutto è perduto.” Per quanto concerne la figura del Maestro, esso dovrebbe sviluppare nel giovane la piena conoscenza di se. Questo in sostanza il messaggio di Roberto Siconolfi. Un sapiente mix tra conoscenza intellettuale e attività pratica. “Siamo ora al collasso del presunto sistema della libertà di espressione – continua Siconolfi – poiché siamo giunti al pensiero unico dominante, che ha appiattito il quadro valoriale imperante. Siamo nell’era del nulla che avanza (ma un nulla ben diverso e ancora più vuoto del nichilismo), potremmo dire un nulla concettuale. Nessuna visione, nessuna analisi e nessuna proposta”. In pratica Roberto Siconolfi mette la luce sull’assenza da parte delle elite culturali di un pensiero vivo, che sia attrattivo. Essi costringono gli studenti – e non solo – a cibarsi di cadaveri in putrefazione. Concetti vecchi e ammuffiti che non reggono il confronto con la naturale curiosità dei giovani e con il loro desiderio di scoperta. Noi abbiamo il compito di risvegliare nei giovani questo desiderio. Con ogni mezzo. Buona visone. 

Author: identita e territorio