Oriente e Occidente di J. Evola
Oriente e Occidente di Julius Evola edizioni Mediterranee
“Mentre l’Occidente, attraverso la sua storia, s’è gradualmente staccato dal modello tradizionale della civiltà, a tal punto che persino il suo ricordo è andato perduto o si è radicalmente modificato, l’Oriente è rimasto fedele alla tradizione e, fino ad un periodo recente almeno, ha fornito l’evidenza di tale fedeltà in varie forme ancora incontaminate, traendo ispirazione dalle sue sorgenti originarie.
La distanza tra Oriente e Occidente è fondamentalmente quella che separa due diverse fasi di una stessa civilizzazione, cioè la fase moderna e quella tradizionale in generale, che durò in Europa fino a che non ebbe fine l’universalità medievale.
Da allora è avvenuta in Occidente una spaccatura che si è allargata con sorprendente rapidità.
Tale spaccatura ha dato origine a un nuovo mondo senza precedenti che ha scelto per sé un ambigua direzione, che ha portato a una nuova civiltà dalla quale sono stati gradualmente eliminati tutti gli elementi metafisici trascendenti, tutti gli elementi non meramente umani.
Fintantoché aderiamo strettamente a questo mondo e ci consideriamo figli di questa civiltà, adattandoci completamente alla mentalità moderna e a tutto ciò che essa implica, senza nessuna comprensione di una più alta dignità spirituale, ogni sforzo per giungere a stretti rapporti con l’Oriente sarà vano, perché qualunque cosa noi toccheremo sarà distorta e corrotta e nessun risultato creativo sarà raggiunto: giacché la condizione necessaria a tal fine è un processo che viene dall’interno, l’influenza del simile sul simile, la reazione del simile difronte al simile.”