L’ultima guerra dell’isola mondo A. Dugin
Succede che uno trovi la risposta ad un quesito riguardante il proprio ambiente, proprio mentre è lontano centinaia di kilometri da casa. Questo è il caso di questo libro, scritto per un pubblico principalmente di cultura russa ma, che offre chiavi li lettura comode ed utili per ogni latitudine. Tale volume è impreziosito anche da uno scritto di Carlo Terracciano e da una ottima presentazione della materia geopolitica, di Alessandra Colla. Aleksandr Dugin ci immerge nella cultura ancestrale russa portandoci per mano attraverso concetti come “heartland” e “rimland”, in pratica scoprendo uno scrigno di ricchezze. Egli ci guida attraverso le epoche, nello scontro tra la “civiltà del mare” e quella “terrestre”, analizzando la mappa geopolitica del mondo. Esaustiva e particolareggiata l’analisi dell’esperienza sovietica e del modo inglorioso con cui ha avuto termine. Età della Rivoluzione, Stalin e la “guerra patriottica” sono tutti avvenimenti che la geopolitica consente di vedere sotto una luce più chiara e soprattutto, scevra da ogni partigianeria storiografica e politica. L’acume e l’assoluta lucidità del prof. Dugin consentono nel prosieguo dell’opera, di effettuare i raggi X al sistema della globalizzazione e dell’imperialismo americano, senza sconti e senza le preconfezionate giustificazioni a cui noi siamo abituati dal contesto intellettuale e mediatico. Analogamente all’epoca sovietica anche l’esperienza di Eltsin fino all’avvento di Putin viene descritta e spiegata con analoga chiarezza. Dugin riesce ad andare nello specifico, fino ad esempio nei singoli conflitti etnico-politici dello sterminato impero russo, senza far perdere al lettore europeo il filo del discorso, ma anzi permettendogli di aprire delle parentesi che chiarificano la singola situazione facendola diventare un “caso di scuola”, attraverso il quale leggere altri generi di eventi. Il passaggio dal bipolarismo all’unipolarismo e all’agognato multipolarismo, sono passaggi importanti a cui il lettore è chiamato a prendere parte attiva. Da quel momento si ragionerà – nell’auspicio di chi scrive – esclusivamente in termini multipolari, passando dalla teoria alla pratica quotidiana.
Ecco chi è Aleksandr Dugin, un filosofo armato che offre una quotidiana prassi d’azione.
Buona lettura.