la Weltanschauung Dionisiaca di F. Nietzsche
Traggo spunto ancora una volta per quanto concerne i miei consigli di lettura, dalla splendida collana Alter Ego delle Edizioni di Ar.
Questa volta ho letto un favoloso scritto di Nietzsche dal titolo “La weltanschauung dionisiaca – verità e menzogna in senso extramorale “ con l’immancabile testo in tedesco a sinistra.
In tal modo l’Editore intende stimolare il lettore ad apprendere la splendida ed elegante lingua di Nietzsche. Io non ne sono all’altezza e mi limito a gettarmi nei meandri dei concetti abilmente tradotti.
Da subito viene offerta una premessa, a cui non è ammessa deroga, cioè che per comprendere il filosofo tedesco bisogna divenire anti moderni. Ma soprattutto tornare ad uno stile di pensiero – e necessariamente di azione– per cui il sapere è inteso come una caccia, un rischio.
Inoltre è imprescindibile possedere quel sano disgusto per l’egualitarismo, e la consapevolezza della urgenza del ristabilimento di una gerarchia e dell’ineguaglianza.
Con pagine di assoluta chiarezza Nietzsche ci porta ad effettuare un viaggio mitico attraverso le figure di Apollo e Dioniso, analizzandone le caratteristiche e anche i momenti storici, nonché le forme artistiche attraverso le quali quei modelli si sono mostrati agli uomini.
Splendido il passaggio in cui si fa menzione del mito che narra di Apollo che ricompone Dioniso sbranato.
Solo Nietzsche poteva arrivare a spiegare l’influenza – o peggio la degenerazione – asiatica nella concezione dionisiaca. Attraverso questa dicotomia è possibile spiegare ogni cosa che conta.
Ma ad un certo punto i due spiriti si mescolano e lo fanno grazie all’arte tragica.
Il mondo intermedio tra la bellezza e la verità, rende non solo possibile ma necessario il collegamento tra Apollo e Dioniso. Con una incredibile chiarezza poi viene affermato che la distanza tra umano e divino sia incommensurabile, quindi non vi sia altra strada che la rassegnazione e la devozione. La Volontà.
Non ho paura di affermare che questo agile libro, sia una di quelle letture a cui non bisogna esimersi in particolar modo nei tempi recenti, dominati dall’inelegante e dal vacuo.
Mi fermo qui.
Buona lettura.