Notice: Trying to access array offset on value of type bool in /home/customer/www/identitaeterritorio.it/public_html/wp-content/themes/election/framework/output-css.php on line 40
Hic et Nunc di L. Tedeschi

Hic et Nunc di L. Tedeschi

Hic et Nunc di L. TedeschiNella botte piccola c’è il vino buono. Questo libro intervista è – metaforicamente parlando – una bottiglia di ottima qualità.

Hic et Nunc intervista ad Aleksandr Dugin edito da Settimo Sigillo ha in se tutte le caratteristiche per essere inserito in cima alla lista dei “libri da leggere prima dell’estate”. Ovviamente il pezzo forte è l’intervista al prof. Dugin, ma anche gli interventi a margine della stessa sono di assoluto livello, e fonte di riflessione e di approfondimento. Non è un libro apologetico e non mancano i distinguo rispetto alle posizioni prese dal filosofo russo, ma ciò è fatto nell’assoluto rispetto e con la consapevolezza di rapportarsi ad un grande filosofo, e non certo ad una delle comparse di cartone che popolano i nostri programmi televisivi e culturali. Con chiarezza cristallina Dugin ci porta attraverso il suo discorso, a delineare i contorni della post-modernità e del nichilismo. Le parole sono usate sapientemente ma sono pesanti come pietre. “La modernità si identifica con l’Occidente. La civiltà europea si è sviluppata secondo i paradigmi della laicità, scienza, progresso e utilitarismo economicista. Tale modello di sviluppo è stato imposto come unico ed irreversibile. La modernità occidentale distrugge la Tradizione. Questa fase è superata, siamo nella fase tra la civiltà moderna e quella post-moderna.” Torna sicuramente nelle pagine il tema della cosiddetta “morte di Dio”, e Dugin afferma che: “ … la morte di Dio è alla base fondamentale della modernità, ma oggi c’è un’altra scelta: uccidere l’uomo.”  E da qui si passa alla deriva tecnocratica, al transumanesimo e all’ideologia dei diritti civili e a tutti gli addentellati liberal-globalisti. Interessante il passaggio che il filosofo dedica alla spiegazione della differenza tra i concetti di “impero” e “imperialismo” e sulla distinzione definita cruciale, tra “provincia” a “colonia”. Passaggio quest’ultimo che riguarda in particolare la nostra nazione e l’intero continente europeo. L’intervista prosegue come una vera e propria lezione a metà tra la geopolitica, la filosofia (in particolare sull’analisi del liberalismo) e l’etno sociologia. Ripeto, una vera perla. Non voglio svelarvi altro. Infine per passare ai contributi a margine dell’intervista, i quali sono tutti meritevoli di menzione, voglio prendermi la responsabilità di citarne due. Il primo è quello di Adriano Segatori che sottolinea come: “il nichilismo si manifesta anche con l’uniformità generalizzata degli stili di vita e di pensiero, con una diffusa semplificazione linguistica e concettuale, con la dissoluzione di ogni ordine ed armonia.” L’ultimo è quello di Luca Leonello Rimbotti il quale ha il merito di essere riuscito ad emozionarmi …

”Dugin impara la storia, ma sa utilizzarla come cosa viva nel suo rintracciare il momento di rottura: la “metafisica del Caos”, la condizione proposta come terreno sul quale giocare le possibilità del futuro, è pregna di spirito combattivo e oppositivo”.

Dunque diamoci forza e combattiamo.

Buona lettura. 

Author: identita e territorio