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Etnosociologia I Tomo di A. Dugin

Etnosociologia I Tomo di A. Dugin

Etnosociologia (Tomo I) di A. Dugin edito da Aga.

Cercare di parlare in termini quanto più possibile asettici e professionali di questo libro non è facile.
La dovizia di informazioni, l’accuratezza della metodologia e lo straordinario lavoro di note a margine oltre che la sterminata serie di possibilità di approfondimento e studio, rendono veramente difficile un giudizio non entusiastico.
Spero che il Tomo II riesca ulteriormente ad affascinarmi. Intanto segnalo che tale volume si innesta perfettamente nel resto delle opere di Aleksandr Dugin, presentandosi come una tessera di un mosaico precisamente realizzato.

Nelle pagine di Etnosociologia vi è il filo rosso del multipolarismo e della visione eurasiatica come stile di pensiero, che diventa azione culturale concreta, di cui il filosofo russo è straordinario interprete.
Grande importanza è data alla definizione di Etnos.
Tutto parte da questo punto.
Il prof. Dugin non si è assolutamente risparmiato, consentendo nel corso dell’opera di avere ben fissato tale concetto, e rendendo possibile non solo la prosecuzione della lettura in maniera tale da interiorizzarla al meglio, ma soprattutto la decodificazione chiara dei processi che hanno innescato la post modernità fino dalle sue origini.

Di assoluta importanza i riferimenti nel testo alla “legge della reversibilità e relatività dei processi sociali”, con tutto ciò che essa comporta in termini di confutazione dei dogmi imperanti nell’odierna società liberal-globalista.
Molto importanti sono i numerosi passaggi sul rifiuto di ogni concetto universalista, ben spiegato attraverso l’utilizzo della metafora…: “l’idea della gerarchizzazione degli etnoi, è tanto assurda quanto il tentativo di capire se la nota musicale Do sia meglio della nota Re”.

Da tale assunto Dugin propone una feroce, impietosa ma soprattutto ben argomentata, critica di ogni razzismo. Soltanto chi è accecato da preconcetti e spinto da dogmi ideologici, può avere il coraggio di ascrivere al filosofo russo qualsiasi tipo di connivenza con idee razziste o similari.

E’chiaro che si fa prima a ripetere i giudizi della stampa mainstream piuttosto che approcciarsi alle migliaia di pagine scritte da Dugin, ma Etnosociologia spazza davvero ogni dubbio su tale questione, almeno per chi ha voglia di farsi un giudizio basato sui fatti concreti.
Segnalo come in queste pagine vi siano puntuali critiche al dogma evoluzionista e sulla assurda possibilità di un progresso senza fine.
Infine vi è spazio anche per una analisi del postmodernismo, e sul “post-umanesimo” che già è davanti a noi.

Con estrema chiarezza Dugin mette in guardia il lettore sul processo di disgregazione identitaria in atto e sul concetto di “post-umano”, che si propone di frantumare l’individuo già atomizzato sostituendolo con un cyborg.

“L’uomo stesso viene inteso come una macchina, un meccanismo nel cui funzionamento è possibile intervenire al fine di migliorarlo”.

A presto con il Tomo II.

Author: identita e territorio